Il segreto del fiore d'oro: libro taoista sulla meditazione

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Il segreto del fiore d'oro è un libro sulla meditazione e sull'alchimia cinese tradotto da Richard Wilhelm e commentato da Carl Jung. Allude ad una metafora secondo la quale ognuno di noi è obbligato a svegliarsi e ad aprire la propria coscienza verso la luce. È un'apertura primordiale simboleggiata attraverso il fiore d'oro, un centro di potere dove tutto circola e trascende.

Parlare di quest'opera significa fare riferimento ad uno dei testi più importanti e controversi sulla religione taoista. Il segreto del fiore d'oro è una traduzione occidentalizzata di uno dei patrimoni spirituali più rilevanti dell'Asia. Proprio come nel caso di altre opere come Il Libro tibetano dei morti Molti dettagli sono stati semplificati per renderlo un manuale di yoga cinese perfettamente comprensibile per il mondo occidentale.

Molto più di un manuale di yoga

La prima testimonianza di questo testo risale al VII secolo su una tavola di legno. Era un trattato cinese molto antico sull'argomento esoterismo

Come possiamo vedere, è un libro di grande valore. Si parla di un processo alchemico mediante il quale illuminare la dimora della coscienza spirituale. A tal fine dobbiamo porre la nostra attenzione su un recinto sacro interiore su questo fiore dorato che rappresenta il nostro punto di partenza e il nostro traguardo.

William E Carlo Jung hanno tralasciato alcuni concetti, nonostante ciò ci hanno offerto un'opera con cui iniziarci a questa filosofia.

Il fiore d'oro è la Luce e la Luce del Cielo è il Tao. C'è la ghiandola germinale dove essenza e vita sono ancora una cosa sola. La nascita del processo alchemico avviene quando l'oscurità dà vita alla Luce.

-Il segreto del fiore d'oro-

Il segreto del fiore d'oro è una ricerca interiore

Carl Jung afferma nella sua biografia di aver sempre sentito un interesse particolare per la filosofia orientale. Fu intorno al 1920 che si avvicinò I Ching addentrandosi quasi senza rendersene conto in questa saggezza ancestrale, in questo linguaggio figurato e in una delle tradizioni orientali che tanto lo ha catturato. Proprio in quegli anni conobbe Richard Wilhelm, eminente teologo sinologo e missionario tedesco specializzato soprattutto nella traduzione di opere dal cinese al tedesco.

L'idea di tradurre Il segreto del fiore d'oro nasce dopo un primo incontro alla Scuola della Sapienza e successivamente in un circolo di psicologia. Nel 1923 l'opera venne alla luce con il prologo e i commenti di Jung. Nel 1931 Carl Baynes lo tradusse in inglese e non ci volle molto a fare il giro del mondo. Ben presto divenne un libro sullo yoga cinese che molti avevano sul comodino accanto al letto. Il segreto del fiore d'oro stava solo parlando di yoga e meditazione? Assolutamente no.

L'importanza di sviluppare il nostro fiore d'oro

La traduzione del titolo originale del libro è

    Il fiore d'oro è una metafora che parla di alchimia e trasformazione interiore.
  • La filosofia taoista afferma che esiste un'energia spirituale, una luce che simboleggia la nostra coscienza.
  • Per risvegliare questo fiore chiaro o dorato dobbiamo creare una serie di meditazioni ed esercizi che nel testo originale vengono chiamati alchimia energetica.
  • Questi esercizi fatti continuamente ci permetteranno poco a poco di concentrare la nostra luce e di sviluppare (far germogliare) il fiore d'oro.

Forse a causa della nostra visione occidentale dei principi enunciati Il segreto del fiore d'oro il fiore d'oro ci costringe a liberarci dalla nostra mente occupata e condizionata dalla società per raggiungere una mente più alta, libera, creativa e persino celeste.

La luce filtra sempre nei nostri vortici. La nostra coscienza trabocca intorno a noi in tutto ciò che desideriamo, in ciò che sogniamo o in ciò che ci circonda. Dobbiamo concentrare la nostra mente verso il nostro universo interiore per permettere al fiore d'oro di germogliare e risvegliare la coscienza.

Calmare la mente per aprire il cuore

A questo punto molti dei nostri lettori si porranno una domanda più che ovvia. Quale alchimia/meditazione devo effettuare per raggiungere la luce descritta in Il segreto del fiore d'oro ? La risposta sta in un elemento che può apparire semplice ma che richiede grande dedizione pratica e forza di volontà: dobbiamo imparare a calmare la mente e ad aprire il cuore.

  • Possiamo iniziare chiedendoci chi siamo. Probabilmente, quasi senza rendercene conto, visualizzeremo la nostra faccia dietro questa domanda. Tuttavia Non è il nostro corpo che ci definisce, sono i nostri pensieri. È probabile che parlino troppo, ci dicano bugie e ci facciano credere cose non vere. La cosa migliore è quindi zittirli.
    Per calmare questo rumore prodotto da pensieri praticheremo la respirazione profondaaffinché il nostro io interiore si zittisca poco a poco. Questo processo richiede più di un giorno o una settimana. Calmare la mente richiede tempo.
  • Quando raggiungiamo il silenzio interiore, arriverà la riflessione. Entreremo in contatto con lo spirito di

Il segreto del fiore d'oro ti invita a praticare la meditazione regolarmente. Quando questo lavoro meticoloso avrà rimosso uno ad uno tutti gli strati che hanno bloccato e condizionato la nostra mente visualizzeremo a mandala . Una figura in cui è contenuto questo splendente simbolo alchemico che ci libererà completamente: il fiore d'oro.

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