Ammettere i propri errori: perché è difficile?

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Il mondo in cui viviamo è caratterizzato da persone infallibili. Ma perché è così difficile ammettere i propri errori e quindi essere umani?

Se è umano sbagliare, ammettere l’errore e chiedere scusa dovrebbe renderci divini (parafrasando le parole di Alexander Pope). Tuttavia, viviamo in un’era segnata da un’apparente infallibilità in cui abbondano le persone che lottano per riuscirci ammettere i propri errori politici che non si assumono le proprie responsabilità e istituzioni che non accettano il peso dei propri errori.

Perché ammetti i tuoi errori e le sue stesse bugie?

Lo hanno scoperto gli psicologi Roy Lewick e Leah Polin cap ed è sempre più facile da sentire: va bene mi dispiace se ti ha dato fastidio piuttosto che va bene sono sicuro di aver sbagliato ho sbagliato . Con il primo esempio cerchiamo di riparare leggermente il fattore emotivo ma non dimostriamo un sentimento autentico di esso responsabilità ; non ci si assume pienamente le proprie responsabilità esprimendo le scuse in modo aperto, sincero e coraggioso.

Non è facile ammettere che puoi fallire. Questo tentativo frenetico di dimostrare che siamo intoccabili e non vulnerabili all’errore di essere altamente produttivi crea scenari molto rigidi, complessi e malsani. Forse dimentichiamo che la felicità non consiste nell'essere divini ma nell'essere umani. Un'opportunità per Ammettere i propri errori è in definitiva un’eccezionale opportunità di crescita e miglioramento.

L'uomo sbaglia finché aspira.

-Goethe-

Ammettere i propri errori: perché alcune persone falliscono?

Le persone che non ammettono i propri errori inizialmente ci fanno disperare. Man mano che passa il tempo cerchiamo di mostrare loro l'evidenza dei fatti con più calma e alla fine finiamo per arrenderci. Questo accade perché spesso ci troviamo di fronte a personalità talmente rigide e prive di abilità sociali da comprendere che non vale la pena perdersi d'animo -o anche la salute- per niente.

L'anno scorso il New York Times ha pubblicato un articolo interessante proprio su questo argomento. Paul Krugman, professore all’Università di Princeton, ha sottolineato che il mondo oggi soffre della rara malattia dell’infallibilità.

Ciò significa partire dai nostri politici fino ad arrivare agli altri agenti sociali tutti ci ostiniamo a voler dare agli altri l'immagine di persone decisamente efficienti .

Ammettere i propri errori, assumersi la responsabilità di bugie o decisioni sbagliate che hanno portato a gravi conseguenze è avere addosso una lettera scarlatta che nessuno vuole indossare.

Ciò è dovuto innanzitutto all’idea di fondo che ammettere un errore equivale a mostrarsi deboli . E in un mondo caratterizzato da una perenne incertezza, mostrare debolezza equivale a cedere. Ora al di là di questo macro-scenario ben noto (e sofferto) a tutti noi, ci interessa anche osservare questi comportamenti nella vita di tutti i giorni portando esempi più concreti. Stiamo parlando di quelle persone che non riescono ad ammettere i propri errori e che fanno parte del nostro ambiente. Cosa si nasconde dietro questi profili?

Narcisismo

La Brunel University (nel Regno Unito) ne ha condotto uno interessante studio in cui sono state analizzate diverse personalità e come ciascuna di loro interagiva con il proprio social network. Questa analisi ha evidenziato narcisisti o persone che tendono a rendere pubblico ogni loro successo e obiettivo raggiunto le loro presunte qualità e le loro elevate competenze.

Questo tipo di personalità è caratterizzato da un'immensa autostima e non ammetterà mai un errore. Farlo significherebbe violare le proprie aspettative di competenza assoluta. L'individuo preferirà sottolineare gli errori degli altri per dimostrare la propria innocenza.

Irresponsabilità personale

L’irresponsabilità personale è legata all’immaturità emotiva e alla mancanza di abilità sociali. Le persone che non ammettono i propri errori sono le stesse che manifestano gravi carenze sociali ; sono coloro che lottano per convivere con gli altri, rispettarli, creare legami importanti, lavorare in squadra o progettare il futuro.

Insomma, se non mi assumo la responsabilità dei miei errori, presumo che non esistano, ammetto di essere infallibile e che le mie azioni non hanno conseguenze. In definitiva Sto affermando di essere capace di fare qualsiasi cosa. Questo atteggiamento ci porta inevitabilmente al fallimento e all’infelicità.

Meccanismi di difesa

Tutti commettiamo errori e quando lo facciamo abbiamo due opzioni. Il primo è il più razionale e consiste nell’ammettere l’errore e assumersene la responsabilità. Il secondo è rifiutare ogni responsabilità al riguardo, negarla e innalzare attorno a noi un sofisticato muro difensivo.

L'atteggiamento più frequente è dato da dissonanza cognitiva dove si presentano due situazioni opposte e in un determinato momento è possibile scegliere di non vederle o di non accettarle per tutelare la propria identità .

Un articolo pubblicato da Giornale europeo di psicologia sociale le persone che scelgono di non assumersi le proprie responsabilità credono così di dimostrarsi più forti ; hanno più controllo sugli altri e su se stessi.

Anche se sono consapevoli di aver commesso un errore – e della presenza di dissonanza cognitiva – scelgono di mettere a tacere questa parte di sé per proteggere il proprio ego.

Le persone incapaci di ammettere i propri errori utilizzano innumerevoli strategie psicologiche per evitare le proprie responsabilità. Insistere nel voler avere ragione richiede indubbiamente meccanismi intellettuali raffinati e non facili da gestire. Questo però non vuol dire che queste personalità non si arrenderanno mai.

Non è mai tardi per scendere dal piedistallo ed essere umani; per ammettere i nostri errori e dare spazio ad una meravigliosa opportunità di crescita personale.

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