Colpa e ansia: quale rapporto?

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L’angoscia e il tormento che l’ansia genera in noi sono immensi. Uno degli effetti derivanti da questo stato è il costante senso di colpa, la convinzione di essere responsabili di tutto ciò che accade e che la nostra sofferenza sia un peso per gli altri… Cosa dobbiamo fare in queste circostanze?

Colpa e ansia sono strettamente legate tra loro infatti è molto comune sentirsi in colpa quando si è in preda ad uno stato ansioso. È un approccio mentale che ci porta a trarre conclusioni dannose per noi stessi, spesso completamente sbagliate. Ci assumiamo responsabilità che non dovrebbero essere nostre o distorciamo certe situazioni fino a generare autentici pesi di coscienza che aumentano la nostra sofferenza.

Ho commesso un errore e ora sto peggiorando la situazione con il mio comportamento, sono sicuro di aver ferito quella persona Sto deludendo la mia famiglia, il mio compagno, i miei figli mia madre si è ammalata a causa mia... e gli esempi potrebbero continuare. Sono tutti pensieri che seguono la stessa linea in cui in realtà la persona non ha colpa di nulla.

Ma ritrova se stesso intrappolati in un tunnel dove l’ansia ha il controllo assoluto. Crede che il suo disturbo d'ansia o gli attacchi di panico siano dovuti a un problema insito in lui o a un'anomalia che lo travolge e sfugge al suo controllo. Come posso essere la causa di tanta sofferenza? Cosa c'è che non va in me?.

Senso di colpa, sensazione di deludere o ferire i propri cari... Queste idee alimentano il circolo vizioso dell'ansia. Se poi aggiungiamo fattori come domanda di sé o pensieri ossessivi Di conseguenza, otterremo una bomba a orologeria sulla salute mentale .

Colpa: un effetto dell'ansia

Esistono sensi di colpa logici e sensi di colpa irrazionali. I primi sono legati a fatti concreti in cui ci si assume la responsabilità di aver causato sofferenze o di aver compiuto azioni gravi. D'altra parte, la colpa irrazionale è un effetto dell'ansia e degli altri disturbi psicologici .

Nell'ambito di uno stato mentale governato dall'ansia è normale che l'individuo si punisca per determinati fatti, per come si sente o anche per ciò che pensa.

Il semplice fatto di essere consapevoli di avere una mente incline al pessimismo chi vive nella morsa della paura o dell'incertezza coltiva l'ombra della colpa. Sapere che non può essere controllato e che il proprio comportamento provoca preoccupazione negli altri intensifica il sentimento distruttivo.

Sentimenti di colpa e vergogna nell'ansia

Ecco un dato interessante emerso da una ricerca pubblicata sulla rivista PLOS UNO condotto presso il Karolinska Institute in Svezia. I disturbi d’ansia sono spesso legati al senso di colpa e alla vergogna . Sebbene diversi, questi sentimenti sono innescati da un fattore comune: l’incapacità di mantenere il controllo su se stessi e il conseguente disagio.

Sentirsi in colpa significa sentirsi male per qualcosa che hai detto o sentito. La vergogna è molto più dannosa perché porta a sentirsi male per quello che siamo. In altre parole equivale a sottovalutarsi e allo stesso tempo a colpevolizzarsi per qualsiasi circostanza.

Come gestire queste emozioni legate all’ansia?

La strategia per placare, rassicurare e districare il senso di colpa o di vergogna segue naturalmente un unico percorso: concentrarsi sul fattore che lo provoca e lo intensifica, ovvero l’ansia.

In questi casi si rivelano molto utili IL terapia cognitivo-comportamentale o terapia di accettazione e impegno .

Altrettanto utile è imparare a gestire emozioni complesse come il senso di colpa. Ecco alcuni aspetti che possono aiutarci in questo senso:

  • Il senso di colpa è un meccanismo attraverso il quale esprimiamo un giudizio morale sul nostro comportamento, sensazione o pensiero. Diamo per scontato che ci sia qualcosa che non va in noi. Bisogna però tenere presente un dettaglio: l’ansia non è un difetto, non è una piaga né una disgrazia . È una condizione psicologica che possiamo e dobbiamo gestire impegnandoci con noi stessi.
    Dobbiamo smettere di essere il giudici di noi stessi .Punendoci con un senso di colpa costante, l’ansia non potrà che aumentare. È tempo di trattarci con gentilezza lavorando sul rafforzamento della nostra autostima, fiducia in noi stessi e assertività.
    Il senso di colpa è alimentato dalla preoccupazione.Più diamo origine alle nostre preoccupazioni, più grande diventa la palla di pensieri ossessivi e spesso illogici che alimentano il senso di colpa. È necessario ridurre il volume delle preoccupazioni concentrando la mente su altri compiti e attività gratificanti.

Per concludere come ha detto Oscar Wilde uno dei peggiori incubi della vita è soffrire per i propri peccati. Liberiamoci da questo peso che molto spesso alimenta gli stati ansiosi.

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