Prendi il tuo cuore spezzato e fanne arte

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Prendi il tuo cuore spezzato e fanne arte. Questa è la frase con cui Meryl Streep ha concluso lo splendido e toccante discorso pronunciato quando ha ricevuto il meritato Golden Globe qualche mese fa. Ha parlato per poco più di un minuto ma ogni sua parola era arte pura, ogni frase una perla di saggezza che ci riempiva di ammirazione.

In questo articolo non vogliamo raccontarvi il vero scopo del suo discorso né il suo destinatario. Come sapete, non c'è voluto molto prima che il presidente Donald Trump rendesse pubblica la sua risposta al messaggio provocatorio di Meryl Streep. Una risposta che, come purtroppo c'era da aspettarselo considerando il personaggio, non è stata all'altezza né del livello morale né personale dell'attrice.

La mancanza di rispetto incoraggia ulteriore mancanza di rispetto, la violenza incita alla violenza .

-Meryl Streep-

Il nostro obiettivo oggi è Quella frase che, come epilogo, riassume perfettamente il processo di superamento e crescita personale : Prendi il tuo cuore spezzato e fanne arte. Questa frase in realtà non è altro che un consiglio che Carrie Fisher diede a Meryl Streep tanti anni fa.

In effetti, non tutti lo sanno Dietro la figura della principessa Leia si nascondeva in realtà una donna estremamente coraggiosa una vera guerriera che ha dovuto affrontare continue battaglie, ad esempio contro le sue dipendenze e il disturbo bipolare, per poter farsi strada come sceneggiatrice a Hollywood. Carrie Fisher si è ispirata agli insegnamenti di sua madre Debbie Reynolds, un'attrice eccezionale purtroppo scomparsa di recente.

Indipendentemente dalla sua forma e dal suo canale espressivo, l'arte è sempre un modo meraviglioso per liberare emozioni e guarire i cuori spezzati. E non solo. L’arte ci restituisce la dignità di persone, permettendoci di dare il meglio di noi stessi per condividerlo con gli altri.

Vi invitiamo a rifletterci sopra con noi.

Arte come catarsi, arte come espressione e bellezza

Il discorso di Meryl Streep non ha avuto solo l'obiettivo di criticare le scelte del nuovo presidente americano senza nemmeno pronunciare il suo nome. Anche lui lo voleva L'arte è cultura. È la magia della diversità della libertà; un mezzo su cui costruire un’eredità e un apprendimento comune.

L'arte è anche terapia. Ricorderai sicuramente più di un film libro oppure una canzone che ti è arrivata al cuore in un momento preciso in un'occasione in cui ne avevi bisogno. Ma molte persone non sono solo destinatari passivi del mondo dell’arte: alcuni di noi hanno deciso di utilizzarlo come mezzo di espressione, catarsi e strumento per dare voce alle proprie emozioni. Per espandere la nostra libertà e raggiungere a nostra volta gli altri.

L'arte attiva l'esercizio artistico che svolgiamo con le mani o con il corpo è una vera e propria terapia. Un esempio chiarissimo e altrettanto indimenticabile è quello mostrato nel film Gli anni della memoria del 1995. È il racconto corale di un gruppo di donne in cui una in particolare aveva un'abitudine: ogni volta che si sentiva delusa o tradita o quando la tristezza prendeva il sopravvento dentro di lei rompeva un bicchiere, una tazza o un piatto.

Poi raccolse con cura ciascuno di quei pezzi di vetro o di ceramica e li attaccò al muro. Con il passare degli anni si rese conto di aver creato una vera opera d'arte. Quel muro dai colori caotici e variegati nascondeva in realtà i frammenti del suo cuore spezzato trasformati in arte.

L'arte come empatia

Ma torniamo al discorso di Meryl Streep. Le sue parole ci ricordano ancora una volta che il mondo dell'arte e l'empatia sono strettamente legati . Se c’è, infatti, una dimensione capace di esplodere con forza nel cuore di chiunque si relazioni al mondo artistico – sia attraverso la recitazione, la musica, la poesia, la pittura, la danza o la scrittura – è senza dubbio quella empatia .

L'arte è l'espressione dell'anima che desidera essere ascoltata.

Per questo motivo Meryl Streep non ha esitato a dire che le ha spezzato il cuore vedere come il nuovo presidente degli Stati Uniti si prendeva gioco di un giornalista di New York Times Serge Kovaleski che soffriva di problemi motori a causa di una malattia congenita.

In realtà dietro questa reazione c'è qualcosa che è impossibile non notare. Il mondo dell'arte e quello degli affari da cui proviene il nuovo inquilino della Casa Bianca procedono da due percorsi diametralmente opposti. In ambito aziendale, le parole empatia o intelligenza emotiva sono oggi classificate sotto il termine innovazione. Si tratta cioè di dimensioni fino a poco tempo fa sconosciute e considerate del tutto improduttive.

Infine, mentre ci prepariamo a vivere un periodo storico indubbiamente strano, complesso e pieno di contraddizioni, non dimentichiamo mai che il mondo dell'arte può sempre rappresentare un meraviglioso e confortevole rifugio. È un mezzo di espressione e connessione con il nostro emozioni e con quelli degli altri che non ci abbandoneranno mai .

L’arte ci rende umani e allo stesso tempo crea persone straordinarie. Come la stessa Meryl Streep.

Vi lasciamo il suo intervento.

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