Abbraccia il lato oscuro, scopri i tuoi mostri

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Abbracciare il lato oscuro richiede tempo, ma solo in questo modo possiamo porre fine alla nostra sofferenza

Trova un posto tranquillo e siediti. Ritagliati questo momento per abbracciare il lato oscuro.

Forse pensi che sia impossibile cogliere qualcosa quando l'interlocutore tace ma provaci. Spesso Questo è il ponte, il percorso verso il contatto con noi stessi . abbracciare il lato oscuro . Quindi non abbiate paura e ovviamente non scappate.

Non c'è niente di sbagliato nel guardarsi allo specchio, toccare la pelle e accarezzarla ferite

L'oscurità delle ferite

Guardatelo in faccia sofferenza Non è un'esperienza piacevole, è ovvio. I fantasmi che attraversano i nostri ricordi possono essere molto intimidatori e talvolta troppo autoritario. Conoscono perfettamente il nostro

Questi fantasmi le impronte del nostro passato sono le ancore che ci rendono schiavi del dolore di ciò che abbiamo vissuto; A volte siate felici .

Anche le ferite sì il loro lato oscuro

Anche le ferite hanno il loro lato oscuro, quella zona pericolosa che fa sì che la nostra vita ruoti attorno alla sofferenza.

Non è facile liberarsi delle schegge del passato soprattutto se si attaccano in profondità alla nostra pelle e usano il autoinganno . Il dolore ha infiniti modi per esprimersi e anche se pensiamo di essere liberi dalla sua condanna potrebbe non essere così soprattutto se abbiamo la tendenza ad evitarlo.

Il corpo può essere anche un mezzo utilizzato per far sentire la propria presenza. David Alexander, professore e direttore del Trauma Research Center di Aberdeen, afferma che le persone che hanno subito danni emotivi spesso traducono questo dolore in termini fisici.

Per questo è importante abbracciare . Può essere così astuto e perspicace da alterare perfino la nostra visione della realtà. E così rimarremo intrappolati in una spirale di sofferenza infinita.

Non c È una cicatrice, non importa quanto brutale possa sembrare

che non contiene bellezza.

In esso viene raccontata una storia specifica

un po' di dolore. Ma anche la sua fine.

Le cicatrici quindi sono le cuciture

di memoria

una finitura imperfetta che guarisce

danneggiandoci. La forma

quel tempo trova

per non dimenticare mai le ferite.

-Marwan-

Abbracciando il lato oscuro e la luce che ne deriva

Così come il lato oscuro può distruggere la nostra esistenza contiene anche lo slancio necessario per farci crescere. È estremamente contraddittorio, vero? Ma è così. L'oceano della sofferenza è immenso ma non dimenticare che se guardassimo dall'altra parte potremmo vedere la terraferma. La chiave è nell'equilibrio.

Si tratta di andare oltre l'esperienza dolorosa una volta identificata e compresa. Anche se il nostro cuore è pieno di dolore possiamo dare valore a tutto ciò che accade attorno a noi. La realtà non è solo sofferenza anche se a volte ci ostiniamo a vederla così. Se ci concentriamo solo sulle nostre spine, se non vediamo oltre le nostre ferite, la nostra mente crederà che queste siano l’unica cosa che esiste.

La sofferenza c'è ma l'importante è che possiamo decidere se annegare oppure maturare e crescere

Lo psichiatra svizzero Carlo Jung archetipo . Il seminterrato in cui si nascondono i nostri istinti più repressi, gli egoismi più taglienti e i desideri più irrefrenabili.

Se desideriamo vedere la luce dobbiamo prima immergerci nelle nostre profondità più oscure.

Tutti soffriamo prima o poi, l'importante è poterlo fare riconoscere la sofferenza, accettarla e sentirla con gentilezza e senza violenza. Non essere troppo duro con te stesso. E una volta fatto questo osservare come si genera, quali sono le sue cause, la sua vera natura. Quali pensieri ti alimentano? Quali atteggiamenti lo rafforzano? Quali sensazioni ti fanno vibrare di nuovo? Spesso gettiamo benzina sul fuoco delle nostre parole, azioni e pensieri senza nemmeno rendercene conto.

Il prossimo passo nel cammino verso la liberazione è smettere di creare sofferenza evitando tutto ciò che la causa. pazienza tanto impegno e ovviamente pratica. Dentro di noi abbiamo un'infinità di modi per farci del male, quasi tutti legati ai nostri pensieri e automatismi. La chiave è individuarli e capire che nulla è permanente e che siamo capaci di trasformare la nostra vita. Non siamo burattini .

Andare nel nostro profondo non è un processo semplice. È necessario scavalcare muri e spezzare tanti cuori ma la strada per trovare la luce che illumina la nostra vita quotidiana è la strada verso il benessere. La trasformazione non sarà improvvisa ma graduale.

Abbracciare il lato oscuro richiede tempo, ma solo in questo modo possiamo porre fine alla nostra sofferenza

Non sì

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