'Il principe e la rondine', una storia sull'attaccamento emotivo

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Con questo racconto che affronta il tema dell’attaccamento all’interno della coppia oggi vorremmo riflettere su quali siano i meccanismi dell’attaccamento insicuro come generano sofferenza in noi e ci influenzano quando cerchiamo di controllare e dominare l'altro usando l'amore come scusa.

Prova a farti queste domande: quali differenze ci sono tra amore e attaccamento? Perché li confondiamo? Come ti influenza l’attaccamento dipendente?

–Jiddu Krishnamurti

Il principe e la rondine: attaccamento emotivo

Il principe trascorreva le sue giornate guardando fuori dalla finestra aspettando che accadesse qualcosa . Con lui c'era solo un servitore addetto alla spesa e alla pulizia del castello. -Che vita noiosa- sospirò.

Una mattina d'aprile una rondine si posò sul davanzale della finestra.

La rondine ritornò

Da quel momento in poi il principe trascorreva le sue giornate aspettando con impazienza il suo ritorno. Finalmente arrivò il giorno tanto atteso e la rondine tornò per cantargli una nuova canzone. Il principe si sentiva davvero fortunato. -Avrà freddo?- si chiese poco prima di riprendere il volo.

La terza volta che tornò, il principe si chiese preoccupato se l'uccello avesse fame. tentativi gli ordinò di costruire anche la casa. «Maledetto uccello», mormorò il servitore.

All'interno della gabbia il principe pose gli insetti e l'acqua oltre ad alcune tele di seta come giaciglio. Quando vide l'uccello posarsi sul davanzale della finestra avvicinò a sé la cabina di pilotaggio e si rallegrò alla vista dell'animale che si dissetava e assaporava il cibo che gli aveva preparato. -Ti piacciono questi insetti, mia dolce rondine?- le chiese. -Li ho cacciati per te- aggiunse. Con un breve cinguettio

Il principe vive nell'incertezza

Fu allora che il principe fu sopraffatto dall'ansia. E se non fosse mai tornata? E se avesse trovato una casa migliore in cui rifugiarsi? Forse altri principi avrebbero costruito case migliori o avrebbero cacciato essi stessi gli insetti. Non poteva permetterlo. Non esisteva una rondine simile al mondo!

Il principe trascorse due giorni senza dormire e senza poter pensare ad altro finché non decise di dedicare il tempo a realizzare una porticina con lucchetto per la casetta. La rondine tornò come sempre e quando entrò nella gabbia per assaggiare il cibo fu rinchiusa dentro dal principe. – Ti amo –

Un po' confuso la rondine si lasciò trasportare dall'idea di comodità .

Il principe pose la gabbia sul comodino per poterle augurare il buongiorno ogni mattina accarezzandole la testa. -Sei la mia rondine, cantami una canzone d'amore- le chiese. -Questa visione non è affatto brutta- pensò la rondine. E ha cantato. Ma col passare del tempo musica finì per sbiadire fino a spegnersi completamente.

La rondine perde il suo canto

-Non canti più?- le chiese sorpreso il principe. -Il tuo canto mi ha reso felice.

-Il mio canto è stato ispirato dal gorgoglio del ruscello, dal fruscio del vento tra i rami degli alberi, dal riflesso della luna sulle rocce della montagna. E te l'ho riportato allegramente Da quando sono rinchiuso in questa gabbia non trovo più niente di cui cantare.

-Lo faccio perché ti amo-

-Chi? Cos'è un cacciatore? - chiese.

-Ti proteggo e mi prendo cura di te, qui sei al sicuro da ogni pericolo.

Un giorno il principe si svegliò di soprassalto. Stava per accarezzare la rondine ma la trovò morta.

Preso dalla rabbia cercò il suo servo e lo licenziò perché senza dubbio uno degli insetti che aveva cacciato l'aveva uccisa. Il fatto di aver trovato un colpevole non fu di alcun conforto al principe che si sentì ancora più solo e indifeso di quando non aveva ancora incontrato la rondine. Finché un'altra non si è posata sulla sua finestra e gli ha cantato una canzone: la più dolce che avesse.

Le relazioni con una serratura esauriscono l'amore

Questa storia spiega come funziona l'attaccamento all'interno delle relazioni di coppia, mostrandoci come le nostre paure e i nostri timori spesso travolgono i desideri e i diritti dell'altro. Ci racconta un fatto: il tentativo di trasformare le persone che conosciamo non fanno altro che allontanarle dal loro ego e dalla loro felicità. Senza rendercene conto li priviamo di ciò che sono.

Di fronte a circostanze di vuoto e solitudine, possiamo assumerci la responsabilità di uscirne da soli o scegliere di trasferire la responsabilità al nostro partner instaurando una relazione di dipendenza.

L'attaccamento può generare confusione in noi facendoci esagerare le qualità della persona amata e trasformandolo ai nostri occhi in un essere unico ed insostituibile, aumentando di conseguenza l'ansia al pensiero di una sua possibile perdita. Con la scusa della sua protezione o del suo benessere possiamo finire per privare l'altro della sua libertà.

Questa è una storia sull’attaccamento ma è anche una storia sull’amore. Amore è accettare e rispettare il modo di essere dell'altro, desiderando la sua felicità prima ancora che soddisfare i propri bisogni e lascialo volare quando ne ha bisogno, se è questo che lo rende felice, proprio come le rondini.

*Storia originale di Mar Pastor.

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