Come fanno i cani a riconoscere il nostro volto?

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I cani non si separano mai dal padrone e se ben addestrati possono diventare una fonte inesauribile di amore e compagnia. Sono sempre pronti a giocare seguiteci e restate con noi.

Sono loro i primi a sapere che stiamo tornando a casa e solitamente anche quelli che ci accolgono più allegramente. Anche se ci allontanassimo solo per cinque minuti, al nostro ritorno le loro manifestazioni di affetto saranno le stesse di chi non ci vede da un anno intero.

Hanno un udito estremamente acuto, un olfatto molto preciso e ovviamente possono contare anche sulla vista. Un senso che per loro non è certo quello principale ma che comunque impiegano e che utilizzano soprattutto per muoversi. Anche i cani usano la vista per riconoscere le persone e in questo articolo cercheremo di scoprire come riconoscono i nostri volti .

Addestrati adeguatamente, gli esseri umani possono diventare i migliori amici dei cani.

-Corey Ford-

Come riconosciamo i volti umani?

Per gli esseri umani, il riconoscimento visivo del volto è un processo che avviene nel cervello in modo rapido e quasi sempre efficace. Si tratta, inoltre, di un'abilità notevole non solo per la sua velocità e perché legata alla memoria a lungo termine, ma anche perché falsamente selettiva.

Come se tutto ciò non bastasse questa capacità è insita nella nostra anatomia: presentiamo

Ma cosa significa che si tratta di un processo falsamente selettivo? Sicuramente se non sei di origine asiatica quando vedi un gruppo di giapponesi ti sembrerà che abbiano tutti tratti somatici molto simili. Potresti anche finire per confondere due persone. Ed è un problema che avrai sia con gli uomini che con le donne.

Ciò non accade perché i loro lineamenti siano meno variabili rispetto a quelli delle persone intorno a te che distingui senza difficoltà, ma solo perché il nostro cervello non è abituato a distinguere i loro volti. La colpa di tutto sta soprattutto nel fatto che per i nostri antenati non è mai stato molto importante distinguere un giapponese da un altro e salvo pochi casi nemmeno per noi.

Infine, prima di addentrarci nel mondo canino, vogliamo precisarlo nell'uomo esiste un disturbo legato alla difficoltà nel riconoscere i volti: la prosopagnosia . Anche qualche mese fa abbiamo pubblicato un articolo

Se un cane non si avvicina a te dopo averti guardato in faccia, è meglio tornare a casa e farsi un esame di coscienza.

-Woodrow Wilson-

Come fanno i cani a riconoscere i volti?

Di solito io cani ci guardano dal basso e se li fissiamo per qualche secondo spesso inclinano la testa di lato come se ci chiedessero cosa vogliamo. Il riconoscimento facciale fa parte del comportamento sociale avanzato che i cani dimostrano nei nostri confronti.

Da un punto di vista evolutivo non è un’ipotesi errata pensare che nel corso della storia i cani che avevano una maggiore capacità di riconoscere i volti umani avessero un netto vantaggio in caso di minaccia. Saper identificare la persona che si prendeva cura di loro e distinguerla da chi li trattava male probabilmente aumentava la loro sopravvivenza e quindi aumentava la probabilità che si riprodussero.

Sono stati condotti diversi studi sul riconoscimento facciale dei cani. Studiando i loro movimenti oculari abbiamo potuto scoprire che un cane è in grado di distinguere i volti conosciuti da quelli sconosciuti e tra questi quelli dei suoi proprietari. Grazie a questi studi sappiamo anche che prestano più attenzione ai volti degli altri cani che a quelli di persone sconosciute.

In un altro studio pubblicato sulla rivista Comportamento animale e basandosi solo sul comportamento degli animali i ricercatori lo hanno scoperto un cane presta più attenzione al suo padrone quando ha il viso scoperto che quando lo nasconde .

Infine, gli studi che hanno analizzato l'attività cerebrale dei cani grazie alla risonanza magnetica hanno permesso di scoprire che esistono due aree del loro cervello cervello relativi al riconoscimento facciale:

    Corteccia temporale: Prima abbiamo detto che gli esseri umani hanno un'area del cervello destinata esclusivamente al riconoscimento facciale. Ebbene, lo studio effettuato tramite risonanza magnetica ha scoperto che anche nei cani si verifica un aumento dell'attività cerebrale in quest'area quando si trovano davanti a un volto anziché Nucleo caudato: nei cani quest'area del cervello è strettamente correlata alla ricompensa. L'ipotesi sul perché quest'area si attiva davanti ai volti è quindi che i cani interpretino il riconoscimento facciale come una ricompensa.

In un modo o nell'altro non c'è dubbio che i cani amino i volti delle persone da cui ricevono affetto . Vuoi una prova? Guarda questo video divertente!

https://youtu.be/Jlz3zNix7xA

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