I bambini imitano gli adulti: perché succede questo?

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Una delle nostre più grandi responsabilità è essere un esempio per i bambini. Perché i più piccoli, soprattutto nei primi 5 anni di vita, imitano tutto ciò che vedono negli adulti.

Nel bene e nel male, i bambini imitano gli adulti. Quasi senza rendercene conto, i loro sguardi infantili ci studiano e ci osservano, acquisendo atteggiamenti, copiando gesti, assimilando parole, espressioni e perfino ruoli. È chiaro che i nostri piccoli non saranno mai copie esatte dei loro genitori; tuttavia l'impronta che lasciamo su di loro è spesso decisiva.

Parliamo di un dato che è sempre stato chiaro dal punto di vista della psicologia dello sviluppo. Alberto Bandura è ad esempio uno psicologo rinomato nel campo dell'educazione sociale dato che ai suoi tempi descrisse un concetto chiave come quello di modello. Secondo questo approccio le persone imparano imitando i comportamenti che le circondano e i modelli sociali con cui crescono o entrano in contatto.

Di conseguenza, i bambini non imitano solo i loro genitori. Come sappiamo bene, i più piccoli non vivono isolati. Al giorno d'oggi entrano in contatto con stimoli più sociali con modelli che vanno ben oltre l'ambiente domestico e scolastico. Non possiamo nemmeno dimenticare la televisione e quelle nuove tecnologie tra le quali si muovono fin da piccoli come dei veri autoctoni.

Tutto ciò che vedono, tutto ciò che sentono, tutto ciò che li circonda li influenza e determina il loro carattere. Gli adulti sono quel grande teatro di personaggi che imitano e che finiranno per influenzare la loro condotta e anche il loro modo di vedere il mondo. Vi invitiamo ad approfondire insieme questo argomento.

L’apprendimento è bidirezionale: impariamo dal contesto e il contesto impara e cambia grazie alle nostre azioni.

-Albert Bandura-

Perché i bambini imitano gli adulti?

Sappiamo che i bambini imitano gli adulti ma... perché? Lo psicologo dello sviluppo Moritz Daum dell'Università di Zurigo sottolinea un aspetto interessante. Questo comportamento quasi istintivo degli esseri umani (così come degli animali) ha uno scopo che va oltre l’apprendimento. Imitare aiuta anche a costruire un senso di appartenenza aiuta a identificarsi con un gruppo specifico.

Ma allora è vero i bambini sono come spugne e chi tende a imitare tutto ciò che vede? E anche a che età iniziano ad osservare l'ambiente circostante, iniziando il modellazione ? Analizziamo questi ed altri punti.

Quando i bambini iniziano a imitare gli adulti?

Sappiamo che il mimetismo inizia in tenera età. Alcuni neonati copiano i movimenti facciali, come tirare fuori la lingua. Tuttavia è dopo il primo anno di vita che questo meccanismo matura.

A sei mesi il bambino comprende già il comportamento intenzionale. Cosa significa? Vuol dire che ad esempio quando vede mamma e papà avvicinarsi per andarlo a prendere la sensazione è di benessere. Capisce già cosa è piacevole e cosa no nella sua routine quotidiana. Tutto ciò costituisce la base che gli permetterà di riconoscere schemi e comportamenti per iniziare a capire che da una certa azione ne deriva un'altra.

È tra i 19 ed i 24 mesi che i bambini cominciano a copiare molte azioni che vedono fare agli altri. Imitano i genitori, i fratelli maggiori e anche ciò che vedono in televisione. Lo fanno per imparare ma anche per essere uguali agli altri, per sentirsi parte di un gruppo sociale.

I bambini scelgono chi e cosa imitare?

Di fronte alla questione se i bambini imitano puramente per ragioni mimetiche o se preferiscono scegliere chi copiare e chi no, è interessante sapere che ci sono alcuni stimoli che essi apprezzano più di altri. Infatti è stato osservato che quando un bambino è circondato da coetanei e da adulti tenderanno a imitare il comportamento dei coetanei. I neuroni specchio si attivano molto di più quando ti trovi di fronte a qualcuno con caratteristiche simili a te.

Quando un bambino ha bisogno di imparare qualcosa in particolare, però, si rivolge agli adulti. Questo principio fa parte dell teoria delle zone di sviluppo prossimale di Lev Vygotskij. Cioè, i bambini sanno che con il giusto supporto possono passare al livello successivo ad un altro stadio di maggiore competenza. Ma per fare questo hanno bisogno di modelli di riferimento esperti o di adulti.

D'altra parte c'è un dettaglio che è senza dubbio interessante. Secondo uno studio condotto dalla dottoressa Victoria South dell'Università di Londra, i bambini già a 18 mesi tendono a imitare ciò che è loro familiare, che si ripete più volte e che è accompagnato anche dal linguaggio. È così, infatti, che maturano i processi comunicativi.

I bambini non sanno se ciò che imitano è buono oppure no

Una scoperta interessante è stata fatta in uno studio condotto dalla Yale University. Derek Lions, autore di questa ricerca, riferisce che i bambini in una fase specifica della loro vita imitano gli adulti in modo eccessivo e seguendo un approccio mimetico. La sovraimitazione avviene durante i primi cinque anni di vita.

  • Ciò significa che mancano ancora di senso critico o di quel tipo di pensiero più sofisticato che consenta loro di dedurre che ciò che gli adulti fanno o dicono sia adeguatamente utile o morale.
  • Facciamo un esempio. Durante questo studio è stato condotto un esperimento: un gruppo di adulti ha mostrato ad alcuni bambini di 3 anni come aprire una scatola. La procedura è stata volutamente complessa con l'aggiunta di passaggi totalmente inutili e quasi ridicoli per ritardare l'apertura della scatola.

Quando i bambini lo provavano da soli, il risultato era una copia di ogni singolo passo eseguito dagli adulti, anche quelli inutili.

    Lo stesso esperimento è stato eseguito su un altro gruppo di bambini della stessa etàai quali è stato chiesto di svolgere l'esercizio senza alcun esempio e senza la presenza di un adulto che fungesse da modello. I bambini hanno risolto l'esercizio senza passaggi aggiuntivi.

Riflessioni conclusive

Tutti questi dati supportano la nostra intuizione. I piccoli imparano attraverso l'osservazione di ciò che li circonda con particolare attenzione ai genitori. Sii loro modelli principali comporta una grande responsabilità, forse la più importante di tutte.

Da noi impareranno a distinguere cosa è giusto e cosa è sbagliato. Ogni adulto sarà quello specchio in cui riflettere e imitare per un certo periodo di tempo. Di conseguenza dobbiamo prestare attenzione ad ogni nostro comportamento, ad ogni gesto e ad ogni parola perché sia ​​il loro trampolino di lancio verso la felicità e il benessere.

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